Nadir (2018)
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Yuri Dini: Voce, tzouras, bouzouki
Stefano Pardini: Batteria
Andrea Buccio: basso, effetti
Guests:
David Muehsam: Sax
Paul M.Henry: Soundscapes
Grafica: Francesco Casciana
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Eremo

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Progetto solista (2016)
Yuri Dini: tzouras, bouzouki, percussioni, tank drum, voce, pedali analogici
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Codeina B Project
“Orchestrina macabra per matrimoni e funerali” (2013)

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Riccardo Boddi: chitarra, voce
Yuri Dini: tzouras, bouzouki, kazoo, voce
Stefano Pardini: batteria
Francesco Antonino: basso
Francesco Di Mauro: sax baritono e soprano
Guests:
Valeria Vecci: sax soprano e contralto
Ruben Caliandro: tromba
Link per testi e brani
Biografia:
I Codeina B Project nascono dall’esigenza di ripartire dal grado 0 della strada, dopo varie esperienze alchemiche tra teatro e musica, con un nucleo iniziale ristretto a tre musicisti: Yuri Dini al tzouras, al bouzouki ed alle voci, Riccardo Boddi alle chitarre… Di ritorno i tre loschi figuri incontrano ad una festa il bassista, architetto nonche’ studioso di scienze occulte Francesco Antonino, il quale dopo aver assistito ad un concerto dei Codeina B Project si propone come bassista del gruppo e decide di sua spontanea volontà di salire a bordo di questo battello ebbro. Ma la nave non sta ancora affondando capitano, e durante le registrazioni delle prime idee emerse prima e durante il viaggio – registrazione avvenuta presso podere San Giuseppe da Andrea Caprara – si unisce alla brancolante combriccola il padre di famiglia, nonche’ sassofonista, Francesco Di Mauro. E’ lo stesso Caprara a far conoscere Cicciuzzo Di Mauro al gruppo, suggerendolo per la sua versatilità e apertura musicale, visto che suona sia il sax soprano che il sax baritono. Con l’arrivo di Cicciuzzo il cerchio magico è chiuso, ma non ermeticamente, restando sempre aperti ad eventuali collaborazioni e sperimentazioni. La necessità di ricominciare dalla strada, quindi da un annullamento delle distanze tra musicista-perfomer e pubblico-passante, influenza in misura considerevole la stesura delle prime tracce dei Codeina B Project: esse poggiano infatti le loro radici nella musica popolare, balcanica, con una strizzata d’occhio (o un passo a soffietto) allo swing. Tuttavia non mancano arie dalle quali affiora un’anima piu’ profonda e misterica, dai contorni psichedelici ai melismi arabeggianti, con il canto o la lettura teatrale-rituale. Sarebbe grossolano e superficiale dimenticare la musica ed il suo doppio, un doppio che, per i Codeina B Project, trae la scintilla primigenia dal teatro, da una rinascita della tragedia, del mito e del grottesco, negli studi e negli spettacoli orchestrati da Dini ( Anacleto Billiz ) ; e l’altra faccia dell’obolo: la ricerca sempiterna dell’improvvisazione, vista come viaggio sensoriale e continua sperimentazione.